lunedì 24 maggio 2010

Martin de Segura, Martinsicuro e il Torrione di Carlo V

Forse non tutti sanno che... Il nome della città di Martinsicuro deriva da quello del capitano Martin de Segura, nobile spagnolo e alto funzionario statale, il quale, su incarico di Don Pedro de Toledo, viceré del Regno di Napoli, fece erigere nel 1547 la "Torre detta di Martin Sicuro" – come riportato nella relazione del 1598 sullo stato delle torri costiere [1], a firma di Carlo Gambacorta, ingegnere militare, marchese di Celenza e governatore di Abruzzo e di Capitanata [2] – con scopi di avvistamento nei confronti delle "incursioni de' corsari Turchi ed Africani" [6], e di contrasto al contrabbando sul fiume Tronto, il confine nord del Regno ("Il Caporale d'essa torre è pagato come guardiano di contrabanni. V'è un pezzotto di bronzo per guardare lo passo di detto fiume, e ci bisogna un masco." [1]).

Martin de Segura, infatti, mentre successivamente ricoprirà l'incarico di presidente della Regia Camera della Sommària [3], cioè quello che oggi verrebbe chiamato un giudice della Corte dei conti, all'epoca della costruzione della Torre era il Mastro Portolano d'Abruzzo [3.1, 3.2], il quale esercitava funzioni di controllo sulle dogane abruzzesi, occupandosi dei traffici, della riscossione dei diritti portuali e della vigilanza sull'entrata e sull'uscita delle navi dai porti [3.3](*)

Oltre a costituire un presidio a difesa della costa e per il controllo del contrabbando, rispetto alle altre torri abruzzesi, il Torrione di Carlo V – come viene chiamato oggi il monumento – data la sua posizione a confine con lo Stato della Chiesa, fungeva anche da posto per la riscossione dei tributi doganali. Infatti affiancata al lato nord della Torre è presente la Casa Doganale, la cui costruzione, se non contemporanea, può essere perlomeno fatta risalire ad un periodo precedente il 1598, anno in cui è stata redatta la relazione del Gambacorta [1], nella quale il corpo di dogana risulta effettivamente già presente. Inoltre il Torrione, essendo il primo segno del governo vicereale che si incontrava provenendo da nord [2], aveva anche un ruolo di rappresentanza, ed è per tale motivo che si presenta in facciata principale arricchito di cornici rinascimentali alle finestre e soprattutto della pregevole edicola con, a partire dall’alto, l'epigrafe "CAR(olus) • V • ROMA(norum) INPERA(tor)", l'arma dell'Imperatore Carlo V e della Casa d'Asburgo, l'arma di Don Pedro de Toledo e l'epigrafe che cita appunto Martin de Segura:

ANO [Dom. M.D.XLVII.]
AD BONORUM • S[ecuritatem, Reorumque vindictam, Illus. D. Petrus]
DE TOLE(to) • VIC[erex et Capitaneus Generalis, Magnifico Martino Securo]
AUCTORI • E[rigi et custodiri mandavit.]

Purtroppo buona parte di quest'ultima è andata distrutta, ma per nostra fortuna il testo nella sua interezza è stato riportato dal Palma – nella sua fondamentale opera sulla storia della provincia aprutina [6] – e da altri autori [12].

Infine, tornando all'etimologia del nome di Martinsicuro e prendendo in esame soprattutto la cartografia, ma anche diverse pubblicazioni a stampa realizzate dopo il 1547 e il manoscritto del Gambacorta [1], è possibile ricostruire un filo temporale nell'evoluzione della toponomastica martinsicurese. Si parte con i toponimi che identificano la Torre in senso stretto: Torre di Martin Sicuro (1598 [1]; XVII sec. AF-BCF), T. Sicuro (1651-1664 JB-BCF; 1620 GAM-BCF), T. Sicura (1711 SAM-BCF), [Torre] Segura (1590 NBS-[9]; 1620 GAM-[9]), Torre di Segura (1557 [11]), Torre di Martin Seguro (1791 [5]); si prosegue con quelli indicanti indifferentemente la Torre o il sito in cui è compresa la stessa, e che fanno riferimento al fatto che l'allora ampia e profonda foce del fiume consentisse la navigazione fino a "ove sono collocate le officine della frontiera" [16], costituendo pertanto un approdo naturale per imbarcazioni di piccolo cabotaggio, fornito di caricatoio per le merci [17, 18, 20] e di servizio di traghettamento sul Tronto [15]: Porto di Martin Sicuro (1790 [14]; 1791 [5]; 1803 BO-BCF; 1843 [18]), Porto di Martinsicuro (1680 OOC-BCA; 1706-1709 OOC-BCA; 1791 [5]), Porto di Martino Secura (1802 [15]), Porto di Martino Securo (1730 [12]; 1785 [13]), Porto di Martin Securo (1791 [5]; 1832-1836 [6]), Porto Martinsicuro (1815 [16]); e si termina con i moderni Martinsicuro (1831 CTB-[8]; 1853 BM-AST; 1953 IGM), Martin Sicuro (1832-1836 [6]; 1843 [18]; 1854 [19]; 1860 [20]; 1893 CCT-[10]; 1909 [7]), Martin Securo (1832-1836 [6]), Martin Seguro (1860 [20]) o Martino Sicuro (1835 [17]), che vanno ad identificare, insieme alla Torre, anche l’attiguo abitato oggi conosciuto come "località Case Feriozzi" ovvero "via Po" – l’area in cui sono stati riscoperti i resti della città romana di Castrum Truentinum e che possiamo considerare a tutti gli effetti il vero "centro storico" della città – e successivamente l’intera frazione di Colonnella diventata poi comune autonomo nel 1963. (**)

Alessandro Tucci


Riferimenti bibliografici
  1. Gambacorta, C.Visita delle torri di Cap.ta nel mese di dicembre 1594 e di quelle d'Abruzzo nel mese di ottobre 1598 ▫ manoscritto conservato presso la Bibliothèque nationale de France ▫ 1598
  2. Faglia, V.Visita alle torri costiere delle province d'Abruzzo ▫ 1977
  3. Toppi, N.De Origine Tribunalium Urbis Neapolis ▫ vol. III ▫ pp. 109-110, 357-358 ▫ 1666
    1. Sirago, M. ▫ Lo sviluppo commerciale del porto di Ortona a Mare in Abruzzo Citra nel periodo farnesiano (1582-1731) in Vela, C. (a cura di) ▫ I Farnese nella storia d'Italia ▫ Archivi per la Storia - Anno I - n. 1-2 ▫ p. 263 ▫ 1988
    2. Pilati, R.Arcana seditionis. Violenze politiche e ragioni civili. Napoli 1547-1557 ▫ pp. 55-56 ▫ 2015
    3. Sirago, M. ▫ Il sistema delle dogane nel Regno di Napoli tra '500 e '800 in Salvemini, R. (a cura di) ▫ Istituzioni e trasporti marittimi nel mediterraneo tra Età Antica e Crescita Moderna ▫ p. 241 ▫ 2009
  4. Franchi dell'Orto, L., Vultaggio, C. ▫ voce Martinsicuro in Ibid.Dizionario topografico e storico - Documenti dell'Abruzzo Teramano. Le valli della Vibrata e del Salinello ▫ pp. 760-763 ▫ 1996
  5. Galanti, G.M.Giornale del viaggio eseguito di Real ordine nell'anno 1791 per la visita generale dell’Abruzzo ▫ p. (17, 26, 120, 185) ▫ 1791 (1991)
  6. Palma, N.Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli detta dagli antichi Praetutium, ne' bassi tempi Aprutium, oggi città di Teramo e diocesi aprutina ▫ vol. I - pp. 9, 30 (13, 62); vol. III - pp. 25, 46, 246, 261, 266, 307, (49-50, 96, 520, 550, 563, 642); vol. IV - p. 169 (343); vol. V - pp. 196-201, 233 (393-402, 460) ▫ 1832-1836 (1978-1981)
  7. Ricci, N.Di Truento e Castro Truentino in Ibid.Studii storici editi e inediti ▫ pp. 157-172 ▫ 1909
  8. Nepi, G., Torquati, N. (a cura di) ▫ Atlante di cartografia storica di Truentum ▫ p. 93 ▫ 1998
  9. Cardarelli, G., Maretti, G., Piccioni, M. (a cura di) ▫ Val Vibrata: immagini del tempo che fu ▫ 1991
  10. AA.VV. ▫ Monografia della Provincia di Teramo ▫ vol. III ▫ 1893
  11. Andrea, A.Della guerra di Campagna di Roma, et del Regno di Napoli, nel pontificato di Paolo IIII ▫ p. (68) ▫ 1557 (1560)
  12. Parrino, D.A.Teatro eroico, e politico de' governi de' viceré del Regno di Napoli: dal tempo del Re Ferdinando Il Cattolico fin' all'anno 1683, regnando la fel. mem. di Carlo Secondo ▫ tomo I ▫ pp. 165-166 ▫ 1730
  13. Napoli-Signorelli, P.Vicende della coltura nelle Due Sicilie, o sia storia ragionata della loro legislazione e polizia, delle lettere, del commercio, delle arti, e degli spettacoli, dalle colonie straniere insino a noi ▫ tomo IV ▫ p. 347 ▫ 1785
  14. Colucci, G.Dell’antica città di Truento in Ibid.Delle antichità picene ▫ tomo VIII ▫ pp. 125-163 ▫ 1790
  15. Giustiniani, L. ▫ voce Colonnella in Ibid.Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli ▫ tomo IV ▫ pp. 99-101 ▫ 1802
  16. Brandimarte, A.Plinio Seniore illustrato nella descrizione del Piceno dedicato alla Santità di Nostro Signore Pio VII ▫ p. 49 ▫ 1815
  17. del Re, G.Descrizione topografica fisica economica politica de' Reali Dominj al di qua del Faro nel Regno delle Due Sicilie: con cenni storici fin da' tempi avanti il dominio de' Romani ▫ tomo II ▫ pp. 39-41, 97 ▫ 1835
  18. Corcia, N.Storia delle Due Sicilie dall'antichità più remota al 1789 ▫ tomo I ▫ pp. 10-13 ▫ 1843
  19. De Sanctis, G. (a cura di) ▫ Elenco alfabetico delle provincie, distretti, circondari, comuni e villaggi del Regno delle Due Sicilie ▫ p. 33 ▫ 1854
  20. De Luca, G.Il Reame delle Due Sicilie: descrizione geografica, storica, amministrativa ▫ pp. 14, 21, 310, 343 ▫ 1860

Abbreviazioni
  • AF: Antonio Fiorentini (cartografo)
  • JB: Joan Blaeu (cartografo)
  • GAM: Giovanni Antonio Magini (cartografo)
  • SAM: Silvestro Amanzio Moroncelli (cartografo)
  • NBS: Natale Bonifacio da Sebenico (cartografo)
  • BO: Bernardo Olivieri (cartografo)
  • OOC: Odoardo Odoardi de Catilini (cartografo)
  • CTB: Carta topografica borbonica del Comune di Colonnella
  • BM: Benedetto Marzolla (cartografo)
  • IGM: Istituto Geografico Militare
  • CCT: Carta corografica della Provincia di Teramo
  • BCF: Biblioteca Comunale di Fermo - Gabinetto dei disegni e delle stampe
  • BCA: Biblioteca Comunale di Ascoli Piceno - Fondo cartografico
  • AST: Archivio di Stato di Teramo

(*) Il paragrafo è stato modificato e la relativa bibliografia ampliata e aggiornata in data 1° agosto 2016.
(**) Il paragrafo è stato modificato e la relativa bibliografia ampliata in data 23 ottobre 2017.